Mani fredde, mani sudate, di quelle che per tenere quella cavolo di palla ce ne vuole! Cuore che batte all’impazzata, adrenalina che scorre a fiumi, respiri profondi, muscoli indolenziti, di quelli che per tenere quell’avversario in difesa o che per provare ad arrivare a quel cavolo di ferro, ce ne vuole!
Martedì 17 maggio 2016, si arriva al palazzetto di Senigallia. Il tempo di parcheggiare ed i ragazzi si raggruppano intorno a Coach Cerini che sembra un po’ una chioccia. Le ultime battute, le risate e poi si entra in campo. La concentrazione è alle stelle. La squadra di Cerreto e di Acqualagna non si sono mai incontrate. I ragazzi, durante il riscaldamento, ogni tanto buttano un’occhiata dall’altra parte del campo, studiano gli avversari; ragazzi come loro con le loro famiglie al seguito, che arrivano per quello che è il momento clou del campionato. Tante partite, tante storie, ognuna con la sua peculiarità, ognuna che ha portato il suo mattoncino di crescita, di vita. Tante partite vinte, altre perse, ma ognuna con il suo significato, ogni sudata fatta si concretizza oggi, su questo parquet e non importa non essere tra i primissimi, siamo comunque le due migliori terze squadre del campionato regionale che si stanno giocando la finale della Coppa Marche. E’ tutto lì, in quella palla a due. Cerreto parte subito bene e va in vantaggio, ma la difesa di Acqualagna è chiusa, difficile da penetrare, ci provano però un po’ tutti i ragazzi a buttarsi dentro e spesso ci riescono segnando o andando in lunetta. In un amen Acqualagna si trova in bonus ed ogni fallo che commette Cerreto ha a disposizione due tiri liberi. I ragazzi di Coach Cerini provano ad allungare ma gli avversari non lo consentono e così, tra una bomba messa a segno con nonchalance (ne segneranno in tutto tre) e un buon attacco, Acqualagna non perde mai di vista la partita. Purtroppo e ben lo sappiamo, la peculiarità della nostra amata squadra è quella del Giano: ha due facce. Così dopo aver mostrato la faccia migliore nei primi due quarti, nel terzo inizia il calvario, con i bravi ragazzi di Acqualagna che rimontano punto su punto. L’ultima frazione di gioco vede i nostri cozzare contro la difesa avversaria sempre più chiusa, non trovando praticamente più la strada che li dovrebbe condurre al fondo di quella maledetta retina; i ragazzi di Acqualagna non hanno mai mollato e ad una manciata di secondi dalla fine, dopo essere stati sempre in svantaggio, raggiungono il pareggio e quando mancano solo 17 secondi alla sirena, con estrema freddezza, mettono il tiro libero che sancisce la loro vittoria: Bravi!
La sirena finale, risate che si mescolano a pianti, purtroppo per una squadra che vince ce n’è sempre una che perde.
Sulle vostre facce attonite, man mano che uscite dagli spogliatoi iniziano a spuntare i sorrisi e ritorna magicamente l’allegria, come se nulla fosse, perché comunque è stata un’esperienza e quindi sempre una vittoria.
Mani fredde, mani sudate, di quelle che le batti fino a che ti si indolenziscono, cuore che batte all’impazzata, adrenalina che scorre a fiumi, fiato corto di quello che ti arriva dopo aver passato tutta la partita ad incitare.
I vostri sorrisi, le vostre lacrime, le vostre emozioni sono state anche le nostre, un intero campionato, il primo, che non scorderete mai, che non scorderemo mai. Siete i nostri piccoli grandi Atleti, siete i nostri piccoli grandi Uomini.
Grazie di tutto. Sui titoli di coda di questo campionato vorrei ringraziare tutti i genitori, di questi fantastici ragazzi, che lo hanno reso ancora più unico. Ed un grazie grosso (come gli insaccati che tiene nella borsa medica) a Massimo Cerini, Coach e Uomo prima di tutto. Grazie! 

UFFICIO STAMPA PALL. CERRETO