La due giorni Lnp al Palalido comincia con la combattuta finale di serie C1 tra i canarini della È Vita Pallacanestro Budrio e la Gilplast di Alba Adriatica che, dopo una gara tutta a rincorrere, fallisce la rimonta finale per un soffio - un antisportivo, un tecnico e un’espulsione - e consegna il trofeo nelle mani degli emiliani.
Ma andiamo con ordine. I neri di Alba Adriatica si portano avanti in avvio (7-6 al 5’), ma quasi subito sono costretti a cedere la testa dell’incontro ai rivali della È vita che chiudono sopra tutti i successivi parziali. Il vantaggio dei padroni di casa – a causa della colorita rappresentanza di tifosi emiliani – arriva a toccare anche la doppia cifra e in più di un occasione, come ad inizio terzo quarto, quando gli uomini di coach Andreoli sembrano avere in pugno l’incontro sul 49-35. Alba, però, non si arrende e, nell’ultimo periodo, erode minuto dopo minuto i punti di svantaggio accumulati grazie a Luzi e al giovane play Salamina.
Così, Budrio arriva a pochi secondi dalla fine in evidente stato confusionale, sopra solamente di due lunghezze e con la palla in mano. Sacripante, nel tentativo estremo di recuperare, commette un fallo deciso e poco interessato all’arancia. I grigi fischiano l’antisportivo e, di fatto, chiudono il match per la gioia dei gialli e la rabbia degli adriatici: Luzi si becca un tecnico e Casasola, in panchina, viene espulso per essere entrato in campo. La vittoria dell’È Vita viene così definitivamente sancita dalla linea della carità.
Degno Mvp dell’incontro il regista emiliano Pier Acquafresca, autore di una prova pressoché perfetta con 19 punti, 24 di valutazione, il 75% al tiro (4/5 da2 e 2/3 da3) e soprattutto un fondamentale 5/6 ai liberi. Applausi a lui e al folto, colorato e chiassoso pubblico di Budrio che ha gremito le non affollatissima poltrone del PalaLido.