Questa settimana andiamo a conoscere meglio uno degli allenatori che si sta facendo conoscere nel mondo delle giovanili. Parliamo di Gabriele Marini, 30 anni, da tre stagioni nello staff tecnico della Robur Falconara Basket, nella quale guida le formazioni dell'Under 20 Eccellenza e dell'Under 18 Eccellenza, oltre a fare da assistente allenatore a coach Reggiani in prima squadra.

- Ciao Gabriele, parlaci un pò di te, come è iniziato il tuo "rapporto" con la pallacanestro?
"In realtà io non ho mai fatto il giocatore. Ho iniziato ad appassionarmi a questo sport guardando le partite in televisione e frequentando i campetti all'aperto. Poi circa quattro anni fa ho iniziato a frequentare i corsi da allenatore e quindi sono entrato ufficialmente in questo mondo. Da tre anni seguo il gruppo che oggi partecipa al campionato Under 18 Eccellenza e quest'anno anche il gruppo che partecipa al campionato Under 20 Eccellenza. Inoltre sto facendo esperienza come assistente allenatore di coach Reggiani con la prima squadra che partecipa al campionato di Serie C.

- Il campionato Under 20 sta disputando la fase ad orologio, sei soddisfatto del cammino che avete fatto fino ad ora?
"E' un campionato molto difficile per la presenza di squadre forti come Rimini, Pesaro, Jesi e Cab Stamura. Ed inoltre è molto impegnativo anche dal punto di vista della logistica visto che spesso si gioca alle 21:00 di Lunedì sera. Sicuramente è un'esperienza formativa per i ragazzi, ma con il senno di poi probabilmente sarebbe stato meglio partecipare al campionato regionale, il cui livello era sicuramente di più alla nostra portata. Comunque posso ritenermi soddisfatto di quanto fatto finora, siamo al quinto posto, che è un pò il primo tra le "squadre normali", e dobbiamo ancora disputare una partita (contro Il Picchio Civitanova, Venerdì 17 Febbraio ore 21:15 ndr).

- L'Under 18 invece ha terminato la prima fase. Qual'è il bilancio di questi primi mesi di stagione?
"Un bilancio assolutamente positivo. Abbiamo chiuso il nostro girone al quarto posto e ci siamo qualificati per la seconda fase Elite. E' un gruppo che seguo da tre anni, ho preso i ragazzi quindicenni ed in questo percorso ho visto in ognuno di loro molti miglioramenti. Alcuni dei ragazzi si allenano costantemente con la Serie C, come ad esempio Rasicci e Paladino, ed altri sono costantemente convocati negli allenamenti dei Centri Tecnici Federali. In questa stagione abbiamo fatto un pò di fatica all'inizio, e poi siamo gradualmente cresciuti fino a centrare il traguardo dell'accesso alla fase successiva. In generale però voglio sottolineare come sono molto soddisfatto di quanto stiamo facendo con tutte le nostre squadre giovanili, soprattutto in relazione dei numeri che abbiamo. E tutto ciò non può che farmi piacere e riempirmi di orgoglio."

- Parlando per un attimo della prima squadra, come giudichi fin qui il vostro campionato?
"Io penso che stiamo facendo un campionato in linea con le nostre possibilità ed i nostri obiettivi. Questa estate siamo ripartiti completamente da zero, e dopo una buona partenza, in cui onestamente ci ha dato una mano anche il calendario, poi abbiamo sempre occupato una posizione tra il quinto ed il settimo posto. Adesso siamo in lotta per la conquista di un posto nei playoff e sono assolutamente convinto che possiamo farcela ad entrare tra le prime otto. 

- E nel futuro cestistico di Gabriele Marini cosa c'è? Quali sono i tuoi obiettivi?
"A Falconara sto molto bene e sento di avere ancora un altro anno da fare con il gruppo Under 18 prima di lasciarli, però nel futuro non si può mai dire. Sicuramente più avanti mi vedo come capo allenatore ma non c'è fretta, anche perchè dopo aver visto la Serie B lo scorso anno, mi rendo conto di aver ancora molto da imparare, per cui fare ancora qualche anno da assistente, magari in categorie superiori, sarebbe ideale per la mia formazione e la mia crescita."

- Chiudiamo con un tuo quintetto ideale tra i giocatori del campionato di Serie C.
"Il mio quintetto ideale potrebbe essere composto da Lupetti, Redolf, Cardellini, Oprandi, David."

Giuseppe Contigiani