La vittoria dei Titans Jesi nella finale playoff contro la Dinamis Falconara e la conseguente promozione in Serie D Regionale, ha rappresentato probabilmente la più grande sorpresa di questa stagione della nostra pallacanestro regionale. L'ottavo posto in regular season, frutto di sette vittorie e tredici sconfitte, non lasciava presagire nulla di quella che sarebbe stata una marcia trionfale degli jesini nei playoff. Anzi la sconfitta subita in gara uno del primo turno in casa della prima in classifica del girone E, lo Sporting Porto Sant'Elpidio, aveva fatto credere a tutti che l'avventura dei Titans nella post season sarebbe durata al massimo un paio di partite. Ed invece no, perchè dopo la battuta d'arresto in terra elpidiense, Borocci e soci hanno dapprima messo a segno l'uno - due che li ha fatti volare in semifinale, dove hanno eliminato in due gare il Morrovalle, conqusitando la finale contro Falconara vinta in tre partite. uno degli artefici di questa impresa è sicuramente coach Giancarlo Giordani, con il quale abbiamo ripercorso gli attimi più importanti della stagione appena conclusa.
- Ciao Giancarlo, avete conquistato un risultato che nessuno avrebbe mai pronosticato alla vigilia dei playoff?
"A dire il vero la sensazione che potessimo far bene, l'avevo avuta prima di iniziare i playoff. Abbiamo avuto un inizio di stagione molto difficile, molti ragazzi hanno iniziato in ritardo, e poi abbiamo avuto parecchi infortuni che hanno rallentato il nostro cammino. Non va dimenticato che anche molte delle nostre sconfitte sono arrivate con scarti minimi. Abbiamo acquistato fiducia partita dopo partita, sapevo che potevamo fare bene anche se ovviamente non credevo potessimo vincere il campionato."
- Tutte e sei le finaliste sono state squadre del Girone C. Il vostro girone era davvero il più equilibrato e difficile?
"Il nostro è stato un girone molto difficile, di un livello sicuramente molto buono, che negli ultimi anni è costantemente cresciuto. Non conosco molto bene tutte le squadre degli altri gironi, ma quelle del nostro si sono rivelate essere competitive, ben allenate e complete in ogni ruolo. Credo che i risultati raggiunti da tutte le sei squadre che si sono giocate le finali sia stato meritato."
- Quando ti sei reso conto per la prima volta che potevate arrivare fino in fondo?
"Sembra un paradosso, ma quando abbiamo perso in gara 1 del primo turno playoff a Porto Sant'Elpidio ho avuto al certezza che potessimo fare davvero bene. Abbiamo giocato gara 2 con l'obiettivo di conquistare la bellam, e poi in gara 3 siamo riusciti a giocare una grandissima partita soprattutto in difesa che ci ha permesso di vincere la serie, e passare il turno."
- Qual'è stato il momento più difficile che avete dovuto affrontare durante la stagione?
"Il momento più complicato è stato dopo la partita persa sul campo dei Brown Sugar Fabriano. Quella sconfitta è arrivata sbagliando l'ultimo tiron dopo aver preso una scelta che non era quella che avevo chiesto io. Il Martedì seguente abbiamo avuto un duro confronto tra di noi, durante il quale ognuno ha tirato fuori tutto ciò che aveva dentro. Quella riunione ci è servita tantissima, e da quel momento in poi siamo ripartiti con entusiasmo e convinzione."
- Il campionato di Serie D è molto più impegnativo rispetto alla Promozione soprattutto economicamente. Voi che intenzioni avete, vi iscriverete alla Serie D?
"A me piacerebbe molto farla, anche perchè ce la siamo conquistata sul campo, e sarebbe molto bello. E' inutile negare che lo sforzo economico è molto più grande rispetto al campionato di Promozione, e proprio per questo motivo i nostri dirigenti si confronteranno in questi giorni per valutare se ci saranno le condizioni per fare la Serie D. Nei prossimi giorni ne sapremo di più."
- Vuoi chiudere questa chiacchierata con qualche dedica particolare?
"Innanzi tutto ci tengo a ringraziare tutta la società che ha lavorato tanto durante l'anno e ci è stata sempre vicina. E poi sicurmanete voglio ringraziare tutta la squadra: a partire dai playoff da un gruppo di amici si è trasformata in una vera squadra. ognuno dei ragazzi ha rinunciato a qualcosa di individuale per mettersi a servizio del gruppo, e questo alla fine ha fatto la differenza."
Giuseppe Contigiani