Sport & Salute: i tanti benefici della frutta secca, tutto quello che c'è da sapere

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“La frutta a guscio è un alimento meraviglioso perché altamente proteico e fonte di grassi essenziali, come l’omega 3.” ha dichiarato il biologo nutrizionista Paolo Paganelli. “Amo far consumare frutta secca all’interno delle diete, magari dopo colazione.” Ed è proprio fin dal primo pasto della giornata che è possibile consumare 3 noci, 4 mandorle, oppure alcune nocciola. Questo perché, spiega, “Contiene un’enorme quantità di sostanze, fra cui proteine fibre vitamine minerali.”

Recentemente il Karolinska Institutet e l'Università di Uppsala, in Svezia, hanno dimostrato che il loro consumo riduce il rischio di fibrillazione atriale; in altre parole la frutta secca rappresenta a tutti gli effetti uno scudo contro il ritmo irregolare del cuore. Secondo i ricercatori svedesi, infatti, un consumo regolare può anche ridurre il rischio di sviluppare insufficienza cardiaca. Per questa ricerca, durata 17 anni, sono stati interessati 61.000 svedesi di età compresa fra i 45 e gli 83 anni. Durante il monitoraggio, si sarebbero verificati 4983 infarti, 3160 casi di insufficienza cardiaca e 7550 casi di fibrillazione atriale. Il consumo di frutta secca è risultato associato a un minor rischio di fibrillazione atriale, e per questo gli scienziati ne hanno dedotto che una porzione di frutta secca, una o tre volte al mese, era associata a un rischio ridotto di appena il 3%, che saliva al 12% per chi invece la consumava almeno una volta a settimana, e che saliva al 18% per chi mangiava frutta secca almeno tre volte a settimana.

All’interno della vasta gamma della frutta a guscio, inoltre, sembra che siano le noci ad assicurarsi un ruolo di privilegio: gli studiosi hanno infatti verificato che le noci sono ricche di acidi grassi insaturi, proteine, fibre, minerali (come magnesio, potassio e zinco), vitamina E, folati e altri composti bioattivi come fenoli e fitosteroli. Ma non solo: il rapporto di omega3/omega6 nelle noci sarebbe addirittura 1:4 anziché 1:2000 come nel caso delle mandorle. 
Un’assunzione regolare fornirebbe una protezione permanente: la ricerca, infatti, mostra anche un significativo miglioramento dei livelli di colesterolo e della qualità nonché flessibilità dei vasi sanguigni, elemento quest’ultimo di vitale importanza per il corretto flusso del sangue. Tutto questo dopo solo 4 ore aver mangiato noci, o olio di noci. Dovremmo tutti iniziare ad includere le noci, o comunque frutta secca, all’interno della nostra dieta, anche perché “consumando una manciata di noci o olio di noci che per quattro giorni a settimana è possibile ridurre significativamente il rischio di malattie cardiache”, come ha dichiarato il Professore Penny Kris Etherthon, dell’Università della Penssylvania.

Concludendo il consumo della frutta secca in generale può influenzare la salute cardiovascolare, migliorando i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue e riducendo il rischio di aumento di peso, attraverso effetti antiossidanti e antiinfiammatori. Ciò può far sì che la frutta a guscio giochi un ruolo importante nel ridurre il rischio di fibrillazione atriale ed, eventualmente, di insufficienza cardiaca.

Nicoletta Canapa

 

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