Classe 1990, anconetano doc, ha appena appeso in camera la quinta retina della sua carriera. Cresciuto nella culla cestistica del CAB Stamura, la promozione in Serie A2 con la Virtus Cassino è solo l’ultimo tassello nel suo palmares: in passato infatti ha vinto a Vigevano, Barcellona, Ferentino e Siena. La voglia di tornare a casa prevarrà sulle offerte fuori territorio, o giocherà altri campionati distante dalla sua amata Ancona? Intervista in esclusiva a Lorenzo Panzini.
Partiamo dalla fine: contro San Severo è arrivata la tua quinta promozione. Quale emozioni hai provato domenica?
"Ho provato davvero emozioni fortissime, perché è stata una stagione lunghissima, fatta di mille difficoltà sin dall’inizio, come l’infortunio di Bagnoli. Poi a gennaio abbiamo cambiato diversi giocatori, come Biagio Sergio. Avremmo potuto avere dei problemi, ma arrivare a vincere conoscendo questi aspetti, a fine stagione da ancora più soddisfazione. Credo proprio che questa vittoria ce la meritassimo, alla luce di come eravamo partiti."
Non eravate sicuramente i favoriti contro i pugliesi, quale è stata la chiave della vostra vittoria?
"La chiave secondo me è stata stare attaccati a loro per tutta la partita, perché sapevamo che erano una squadra fortissima, tanto che hanno vinto regular season con abbondanti giornate di anticipo. Playoff quasi da percorso netto, rovinato soltanto da Sorrentino a Salerno. Siccome San Severo, pur venendo da un eccellente campionato, aveva giocato il giorno prima contro una squadra altrettanto quotata come Cento, avevano dovuto spendere tante energie, e questo sicuramente è andato a nostro favore, perchè non è facile subire una sconfitta così forte nella final-four e rispondere subito. La nostra squadra, invevce, aveva sì subito qualche sconfitta nel corso della stagione, ma si era anche rialzata subito…"
Avete chiuso la regular season al terzo posto. Poi avete giocato dei playoff in costante crescita, battendo in finale due volte in trasferta Barcellona (che non aveva mai perso in casa in tutta la stagione), per superare San Severo dominatrice del Girone C. Che cosa è scattato nella post-season?
"Chi segue il basket lo sa, i playoff sono un campionato a parte rispetto alla regular season. Matera era una signora squadra, e l’abbiamo battuta in gara 3. Per me la molla è scattata nella serie con la Luiss, che ha eliminato Recanati e ci ha messo di fronte a una difficoltà enorme perché squadra lunga, di giovani giocatori di talento e intensità. Noi contro Luiss questa forza dovevamo assolutamente pareggiarla, e questo ci ha permesso di continuare i playoff giocando con quella intensità necessaria per fare il decisivo passo avanti: secondo me quindi siamo usciti rafforzati anziché indeboliti da una serie che ci avrebbe potuto creare problemi."
Lorenzo, sei soddisfatto della tua stagione?
"Sì, sono davvero molto soddisfatto perché venivamo dal rammarico della scorsa stagione, in cui avevamo buttato via la finale contro Napoli. Quella sconfitta per me era stata una delusione. Quest’anno siamo ripartiti ancora più forti, memori proprio di quella partita; rispetto allo scorso anno il roster è rimasto invariato per cinque elementi, quindi tutto stava inserire bene i nuovi innesti. E così siamo ripartiti, per riprenderci quello che avevamo buttato via un anno fa contro Napoli."
Delle cinque promozioni che hai conquistato, in che cosa questa con Cassino è diversa dalle altre?
"Questa di Cassino è diversa, proprio per la stagione che abbiamo affrontato, e per il fatto che siamo riusciti ad andare contro quello che pensavano gli addetti ai lavori: molti infatti guardavo alla nostra squadra come alla Cenerentola di turno. E invece vincere contro i pronostici per me quest’anno ha fatto la differenza."
Mentre eravate impegnati con le final four, anche una squadra anconetana conquistava una ambita promozione: stiamo parlando de Il Campetto Ancona, salito in Serie B. Ti piacerebbe tornare a casa?
"Sicuramente mi farebbe molto piacere. Addirittura la loro partita decisiva, a Ferentino, la sono andato a vedere. Quel giorno ricordo che ero di riposo, Ferentino non era poi così distante da me… ed avevo piacere di veder giocare molta gente che conosco personalmente, da anni! Quindi per me è stato davvero bello essere presente e poter festeggiare con la squadra a Ferentino la promozione in Serie B."
…e poi non dimentichiamo che ad Ancona hai lasciato un pezzo di cuore. Quello biancorosso…
"(ride) non ci posso far niente… la mia passione per il calcio e per l’Anconitana c’è sempre ed è sempre molto forte. Appena posso sono sempre presente sugli spalti. É una passione alla quale non riesco a rinunciare!"
Sempre rimanendo ad Ancona, ma tornando alla palla a spicchi… con quale dei tanti giocatori che conosci personalmente, e che magari hai recentemente visto, vorresti giocare?
"Non nascondo che mi piacerebbe giocare con Simone Centanni, anconetano doc come me."
Nicoletta Canapa