Intervista a Roberto Tortolini ''A San Severino ho trovato un bel gruppo, possiamo solo crescere''

Non ha proprio intenzione di fermarsi e di appendere le scarpe al chiodo. Roberto Tortolini, 50 anni compiuti quasi due mesi fa, si è lanciato in una nuova avventura ed anche in questa stagione lo vedremo calcare i campi della Serie D Regionale, dove riesce ad essere ancora protagonista e decisivo. Sarà l'Amatori San Severino a godersi le sue gesta, approfittando delle sue capacità e della sue esperienza per permettere a tanti ragazzi che fanno parte del roster di crescere e migliorarsi.

- Ciao Roberto, com'è nata l'dea di vestire la maglia dell'Amatori San Severino?
"La cosa era in ballo già da un pò di tempo a dire il vero. Avevo la possibilità anche di rimanere a Fermo dove lo scorso anno mi sono trovato molto bene, ma la mia scelta avrebbe dovuto tenere conto delle mie esigenze lavorative. Avendo trovato lavoro vicino Castelraimondo, è stato naturale scegliere la vicina San Severino. La società inoltre cercava un elemento di esperienza che potesse aiutare i giovani a crescere, per cui penso che possiamo ritenerci entrambi soddisfatti di questo accordo."

- Che squadra hai trovato?
"Una squadra giovane con tanta voglia e tanto entusiasmo. Io sono arrivato proprio nella settimana che ha preceduto l'inizio del campionato, ho svolto giusto tre allenamenti e sono sceso in campo per la partita contro lo Sporting Porto Sant'Elpidio. La cosa che mi ha colpito positivamente è che il gruppo è composto da ragazzi che ascoltano e che lavorano con umiltà, ma si tratta anche di una squadra che sta bene insieme ed a cui le piace fare gruppo, tanto che ogni Giovedì ci fermiano tutti insieme a mangiare una pizza in palestra."

- Siete reduci da due vittorie consecutive, un inizio di stagione decisamente positivo.
"Abbiamo conquistato due vittorie belle ed importanti sul campo della Sacrata Porto Potenza ed in casa contro gli 88ers Civitanova. Questi quattro punti ci danno fiducia e morale, ci permettono di allenarci durante la settimana con entusiasmo, ma non dobbiamo dimenticarci che abbiamo ancora parecchio da lavorare. Da qui in avanti possiamo solo migliorare, e le basi per farlo ci sono tutte."

- Che tipo di campionato è rispetto a quello degli anni scorsi?
"Da quello che vedo mi sembra un girone molto difficile. Fino ad ora ho visto solamente tre squadre, ma l'idea che mi sono fatto è che rispetto allo scorso anno il livello medio si è alzato, così come penso che ci sia tanto equilibrio e che tante squadre potranno lottare per le zone alte della classifica."

- Dove trovi ancora le motivazioni per entrare ogni giorno in palestra e scendere in campo ogni fine settimana?
"La forza trainante sta sicuramente nell'amore che provo per questo sport, non a caso ho una palla da basket tatuata nel petto. Mi piace tantissimo giocare, ho ancora voglia di fare canestro, di vincere e di confrontarmi con l'avversario di turno. E poi quando trovo un gruppo di ragazzi che è disponibile ad ascoltarti, come quello che ho trovato a San Severino, trovo delle motivazioni ulteriori ogni volta che scendo in campo."

- La parola "ritiro" dunque non compare ancora nel tuo vocabolario.
"Vivo anno per anno, finchè mi sentirò di riuscire a tenere il campo e finchè penso di poter esserre importante e di poter dare il mio contributo alla causa non vedo perchè debba smettere. Ma nel momento in cui dovessi avvertire la fatica, allora sarà quello il momento di appendere le scarpe al chiodo."

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