Classe 1989, Maurizio Del Testa è l’eccellente mix di tecnica, atleticità e lettura tattica. Settimo innesto della Janus Basket Fabriano, che ha costruito un roster di tutto rispetto, Del Testa è una guardia che all’occorrenza veste i panni di playmaker senza sfigurare. Abile difensore e pericoloso al tiro, Del Testa viene da dieci anni di Cecina; da qui ha mosso i primi passi fuori casa nella stagione 2016/17 fra le file della Virtus Cassino, dove con i gradi di capitano è risultato decisivo per la cavalcata dei laziali alla conquista della promozione in Serie A2 (con 9.5 punti, 1.9 rimbalzi e 2 assist con il 50% da 2 e il 38% da 3 punti). Ora a Fabriano si aspetta una bella piazza e non mancano sue vecchie – e più recenti- conoscenze.
- Maurizio, da anni girovago per lo stivale fra B e A2. Dopo l’Olimpia Matera che cosa ti ha spinto ad abbracciare il progetto fabrianese?
"Il progetto é valido perché la squadra é costruita per un certo obiettivo e fa sempre piacere essere chiamato per contribuire a programmi ambiziosi. Hanno firmato con Fabriano Francesco Paolin, con cui sono cresciuto ed ormai erano quattro anni che non giocavamo insieme, e Nick Petrucci che ho conosciuto a Cassino. Tutte queste sono spinte in più."
- Che cosa lasci dietro di te?
"Matera è una società dove mi sono trovato davvero bene, è una realtà preparata per la categoria. Il coach Agostino Origlio ci ha fatto fare un bel campionato, nonostante il girone fosse davvero difficile. Anche se ai blocchi di partenza in pochi credevano che potessimo arrivare ai playoff, siamo andati bene."
- Made in Toscana, il tuo é un curriculum di tutto rispetto, iniziato con ben dieci anni di casacca con il Cecina. Poi la prima importante esperienza a Cassino, dove hai fatto davvero la differenza per la promozione....
"Dal punto di vista tecnico sì, il secondo anno a Cassino é stato il più bello. La promozione in serie A2 è un bel traguardo. Ma se penso ai bei risultati mi viene anche in mente Cecina: eravamo arrivati in finale, ce la siamo giocati con la Mens Sana Siena ed il bello era che la squadra era formata da tutti ragazzi del posto, con cui sono cresciuto e con cui sono sempre rimasto in contatto. Al di là del risultato conta quello che ti rimane di quell’esperienza."
- Ti aspetta un campionato denso di derby, tra questi spicca quello contro l'Aurora Jesi molto sentito da entrambe le tifoserie. Che cosa ne pensi?
"Giocare un derby ha sempre il suo fascino. L’atmosfera che si respira é differente. É bello giocare, ha un’altra sensazione. Con Cecina ne ho giocati molti, ma non bisogna mai dimenticarsi che anche i derby, come tutte le altre partite di campionato, valgono due punti."
-Presentati in due parole ai tifosi fabrianesi, storica fervente piazza della pallacanestro.
"É bello sapere di andare a giocare in un palas che fa una media di 2000 presenze a partita. Non vedo l’ora di iniziare la nuova stagione con la maglia biancloblu, che per me ha sempre avuto un fascino particolare."
Nicoletta Canapa
Foto di Marco Teatini