Nelle giornata di oggi abbiamo fatto due chiacchiere con coach Cecchini a seguito della sconfitta di sabato contro Chieti:
- Innanzitutto buonasera coach e grazie per aver acconsentito a tutto ciò. La squadra ha debuttato in campionato con una vittoria convincente a Lanciano e una dolorosa sconfitta in casa, pensa che possa fare ancora meglio? Considerando inoltre che Gattesco e Donaldson ancora non hanno potuto prendere parte ai primi incontri, come crede che possano aiutare la causa della Vigor?
"Come dici tu la squadra ha debuttato con una bella vittoria a Lanciano, sulla carta molto difficile, per poi subire una dolorosa sconfitta in casa con Chieti, da parte mia posso dire di essere soddisfatto a metà, ma non per l'esito, per ciò che ho visto in campo: sicuramente ho apprezzato la voglia di vincere e l'intensità che hanno messo sul parquet; d'altro canto è vero che, in attacco, tendiamo a palleggiare un po' troppo e rallentare l'esecuzione del gioco, questo sarà sicuramente un aspetto su cui dobbiamo lavorare e su cui mi focalizzerò, poiché il flusso del gioco della mia squadre deve essere molto più elevato.
È chiaro che le assenze di Lucio (Gattesco) e di Eric (Donaldson) sono importanti e con il loro rientro dovremo trovare delle nuove trame di gioco e dei nuovi incastri, allo stesso tempo, però, daranno qualità e quantità al roster, permettendomi di avere maggiore copertura su più ruoli, in particolare nel caso di Laguzzi, che rifiaterà di più e Pelliccioni che ritroverà il suo ruolo per la totalità del suo impiego. Credo che in questo momento non siamo a più 30% del nostro potenziale, questo non vuol dire che quando arriveremo al 100% saremo un macchina da guerra, ma mi auguro di esprimere un basket più disciplinato e più incisivo. Con il cambio di allenatore, nuovi giocatori, infortuni e acciacchi vari, questa squadra la considero ancora in divenire. Questa squadra deve ancora divenire, dovremo aspettare."
- Chiaro e conciso coach. A proposito di divenire come vede la squadra in ottica futura, una volta tornata al completo? Quale sarà la chiave?
"Guarda, la risposta a questa domanda non riesco a dartela, dopo tre anni nel Lazio ho perso un po' la conoscenza di quello che è l'ambiente del basket marchigiano e magari saprò dirtelo meglio al termine del girone d'andata. Sicuramente proveremo ad arrivare in zona playoff e al meglio della condizione. Mancava giusto questo. La chiave è il collettivo, dove ognuno riesce ad esprimere le proprie qualità senza dover annullare il gioco di un compagno. Questo da ritmo alla squadra rendendola combattiva e pericolosa."