Sutor Montegranaro, Marco Rossi ''In questi giorni dobbiamo ricaricare le batterie, dal 27 torniamo al lavoro''

È appena passato il primo Natale della Sutor versione serie B, ovvio che poteva essere più dolce se ad Ancona il risultato fosse stato positivo, ma questo di sicuro non può cancellare l’ottimo avvio e le buone cose mostrate in questo girone di andata. I ragazzi di coach Ciarpella fino al 27 Dicembre avranno tempo per stare con le famiglie e ricaricare le batterie; chi invece è ancora a lavoro con l’obiettivo far trovare pronti i giocatori per la prima sfida del 2020 contro la Tremec Cento, è il preparatore atletico Marco Rossi. Proprio lui ci ha raccontato questo importante momento della stagione sutorina dove la programmazione diventa un elemento di fondamentale importanza.

- Marco è arrivato il periodo della pausa natalizia, un momento dove i giocatori potranno riprendersi un po' dalle fatiche del campionato ma anche dove è più facile concedersi degli “sgarri”. Quali sono i compiti per casa che hai lasciato ai ragazzi?
“Riprenderemo con l’attività il 27 Dicembre e questi giorni saranno importanti perché consentiranno ai ragazzi di ricaricare le batterie, sia fisiche che mentali, e di recuperare al meglio dai rispettivi acciacchi. È stata una prima a parte di stagione molto dispendiosa a livello fisico quindi questa pausa arriva nel momento giusto, certo è che dovranno prestare la dovuta attenzione a non eccedere, soprattutto a tavola, perché lo stacco dal lavoro è comunque breve e perciò si dovranno presentare alla ripresa degli allenamenti nella miglior maniera possibile”.

- Siamo arrivati quasi alla fine del girone di andata. Come valuti fino a questo momento la tenuta fisica e la relativa condizione dei giocatori?
“Sono molto contento di come stanno andando le cose; a livello fisico ci siamo dimostrati alla pari con tutti nonostante ogni domenica andiamo ad affrontare degli avversari sulla carta più attrezzati di noi. Al momento non abbiamo avuto problemi a livello di infortuni muscolari ma traumatici, ovviamente non dobbiamo mai abbassare la guardia ma di positivo c’è che il lavoro quotidiano fatto in questi cinque mesi iniziali è riuscito a portare i suoi frutti”.

- Come ti stai trovando, per quanto riguarda il tuo ruolo, in una realtà come quella di serie B dove, a differenza dello scorso anno, tu e tutto lo staff tecnico vi state confrontando con delle realtà prestigiose della pallacanestro italiana?
“All’inizio ero timoroso nell’intraprendere questa avventura perché un conto è la serie C dove si lavora in una maniera più blanda così come gli anni scorsi in cui facevo parte dello staff. Quest’anno siamo su tutt’altro livello in quanto il lavoro è diventato quotidiano e più specifico dove nulla può essere lasciato al caso, in quanto si ha a che fare con dei ragazzi che sono dei veri e propri professionisti. Nonostante l’impegno sia cambiato notevolmente mi ritengo molto soddisfatto di come sta proseguendo il mio personale percorso con i colori della Sutor addosso”.

- La Premiata ha un roster composto da molti ragazzi giovani ma anche di prospettiva. Per te che, insieme al coach, segui la loro quotidianità, come ti stai trovando a lavorare con e per questo gruppo?
“È stimolante lavorare con dei ragazzi così anche se devo dire che a volte è faticoso in quanto tutti loro necessitano di un’attenzione costante. Devo dire però che ho avuto la fortuna di trovare un gruppo composto da ragazzi con cultura del lavoro e del sacrificio e questo rende il mio operato sicuramente più agevole”.

- Si ripartirà ora il 5 Gennaio per la sfida tra le mura della Bombonera contro la Tremec Cento. Che sensazioni si prova per un veregrense doc come te lavorare nella Sutor?
“Questa è la squadra che tifavo da bambino e come tutti i bambini ho sempre sognato di poter indossare la maglia della Sutor dapprima come giocatore. La mia vita professionale mi ha portato ad intraprendere la carriera di preparatore atletico e sinceramente non mi aspettavo di avere la possibilità di far parte della storia della Premiata in una fase che la vede affrontare ogni fine settimana alcune delle realtà più blasonate del panorama cestistico nazionale. Alla Bombonera ci sono cresciuto e al di là del ruolo che ora svolgo continuo sempre a soffrire e gioire per le sorti di questa squadra perché per prima cosa ne sono un tifoso”.

Fonte: ufficio stampa Sutor Premiata Montegranaro

 

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