Olimpia Milano, Ettore Messina ''Rinunciamo tutti a qualcosa. Non ci sarà chi starà superbene, ma tutti staranno comunque bene''

Ettore Messina, allenatore dell'Olimpia Milano, ha parlato della situazione attuale in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera a firma di Daniele Dallera e Roberto De Ponti.

"Mi manca lo sport come momento di aggregazione. Penso a quanto sia bello abbracciarsi in tribuna, stringersi, persino arrabbiarsi. Chissà per quanto tempo non si potrà fare. È una cosa triste. Eppure mi spiace che tutto questo passi in secondo piano, perché il problema più grosso sembrano essere soltanto gli incassi. Capisco che è importante, non dimentico che lavoro per il gruppo Armani e sono fortunato. Ma non mi piace la piega che sta prendendo la situazione. Mi sembra che negli ultimi giorni il tema sanitario sia completamente sparito e si parli solo di ripartenza, poi leggo i dati degli ospedali di Milano e sono terrorizzato: ci stiamo comportando come se i contagi fossero vicini allo zero e le camere di rianimazione siano vuote, invece l’emergenza è ancora molto forte e la stiamo negando. Il dibattito attorno al calcio è la perfetta fotografia di quello che sta accadendo".

UNO SGUARDO AL FUTURO

"Credo sia più importante focalizzarsi e riorganizzarsi per ripartire bene nella prossima stagione, piuttosto che consumare energie a iosa nel tentativo di salvare questa. Dobbiamo decidere se vogliamo che questo virus faccia da selezionatore naturale, e quindi chi resta per strada ci rimane, e vanno avanti solo quelli che ce la fanno, economicamente, organizzativamente; oppure se vogliamo rinunciare tutti a qualcosa, così non ci saranno i due-tre che stanno superbene, ma tutti che staranno un po’ meno bene, sì, ma abbastanza bene".

 

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