La partita casalinga con la Virtus Roma arriva per Cantù forse nel peggior momento possibile, a seguito di una lunghissima pausa dovuta a focolaio da coronavirus e, nondimeno, dopo aver disputato due impegni molto probanti in appena quattro giorni contro Milano, in casa, e contro Treviso, in trasferta. Quella di domenica con Roma sarà dunque la terza gara in una settimana per i biancoblù, chiamati a un extra sforzo prima dello stop del campionato per le Nazionali.
Al “PalaBancoDesio”, palla a due alle ore 17:00, i canturini ritroveranno con piacere l’ex assistente allenatore Giuseppe Di Paolo, vice di coach Marco Sodini nella sorprendete annata 2017-’18. Di Paolo, dopo il biennio trascorso a Reggio Emilia, nella Capitale si è dato il cambio con un altro ex biancoblù, Davon Jefferson, che la scorsa stagione aveva fatto ritorno a Desio nella gara di andata tra Cantù e Roma (decisivo con 16 punti e 12 rimbalzi). Quest’anno il centro statunitense non fa più parte del roster romano: è di poche settimane fa, infatti, la notizia di un suo ritorno al Maccabi Haifa, in Israele, dove Jefferson aveva iniziato la sua lunga carriera.
La compagine allenata da Cesare Pancotto dovrà fare a meno di uno dei suoi giocatori più rappresentativi, se non il più rappresentativo, ovvero Maarty Leunen; l’ala forte titolare dell’Acqua S.Bernardo, infatti, è ancora alle prese con un infortunio muscolare che lo ha già costretto a saltare il secondo tempo del derby con Milano e la trasferta sul campo della De’Longhi Treviso. Proprio Pancotto ha così commentato l’imminente impegno casalingo:
«La partita con Roma deve essere affrontata principalmente con durezza mentale e intensità difensiva, caratteristiche che dovranno consentirci di avere continuità su tutti i quattro quarti di gioco, con energia e consistenza. Il focus deve essere sulla partita e nient’altro, dobbiamo giocare meglio noi dei nostri avversari».
Fonte: ufficio stampa Pallacanestro Cantù