La Pallacanestro Trieste cerca il riscatto nel recupero contro la De'Longhi Treviso

Un altro recupero si profila all’orizzonte dell’Allianz Pallacanestro Trieste che si appresta a chiudere questo 2020: la gara contro la Dè Longhi Treviso, infatti, è valida per la nona giornata d’andata e si terrà mercoledì 30 (ore 20.00 - Allianz Dome di Via Flavia, diretta streaming su Eurosport Player) sotto la direzione di gara di Manuel Mazzoni, Alessandro Nicolini e Giacomo Dori.

Il derby del Triveneto vede i biancorossi opporsi ad una squadra che in questo momento occupa il settimo posto in classifica, frutto di un bilancio di sei vittorie ed altrettante sconfitte: allenati da Massimiliano Menetti, i “cugini” trevigiani nell’ultimo turno hanno vinto di misura (79 - 80) in quel di Varese, facendo indirettamente un bel favore all’Allianz, attualmente quattordicesima in graduatoria con sei punti, ovvero lo stesso bottino di Varese.

Rispetto alla formazione vista in Supercoppa, la Dè Longhi ha rilasciato l’americano Cheese ed ha accolto il nazionale polacco Sokolowski (196 cm, 1992), che è arrivato dal Legia Varsavia ed è stato finora utile rincalzo nel ruolo di “3” del quintetto di coach Menetti (10.6 punti, 5.3 rimbalzi e 2 assist di media, con il 48.6% da due, il 38.5% da tre ed il 90.6% in lunetta). Il perimetro, però, è puntellato principalmente dal “professore” David Logan: questa guardia di 185 centimetri per 77 chili fa ancora la differenza, grazie ad una professionalità e ad un approccio che a 38 anni gli permettono di piazzarsi al secondo posto assoluto nei migliori realizzatori del campionato dietro a “Sua Maestà” Luis Scola. I suoi numeri sono eloquenti: 21 punti, 3.1 assist e 2.7 rimbalzi, con il 61.6% da due, il 40.4% da tre e l’80% ai liberi, per cui sarà lui l’osservato speciale in casa Trieste. Il play è invece il “trottolino” DeWayne Russell, 180 centimetri per 70 chili, che dopo le esperienze in Francia e Germania è approdato alla Dè Longhi, alla quale assicura 12.6 punti, 6.5 rimbalzi e 1.8 recuperi di media, gestendo con leadership la cabina di regia.

Come “4” c’è l’italo-congolese Nicola Akele (203 cm, 1995), atleta multidimensionale che sa giocare in più posizioni: il suo apporto in campo è ben sintetizzato dai numeri (10.4 punti e 5.8 rimbalzi, con il 57.6% da due ed il 34.4% nelle triple) e si incastra alla perfezione con il più interno Christian Mekowulu. Il pivot nigeriano, giocatore di 205 centimetri per 110 chili, è arrivato dalla A2 di Orzinuovi ma si è fatto subito rispettare nel massimo campionato italiano: in 23.2 minuti, infatti, produce 11.6 punti con 6.5 rimbalzi ed il 56.5%, accoppiando alla concretezza anche notevoli doti di schiacciature (1.3 a gara) e stoppatore (una a partita).

Dalla panchina, il cambio principale è Jeffrey Carroll (198 cm per 99 chili), ala piccola americana che dopo l’esordio in Italia con Bergamo in Serie A2 è partito spesso in quintetto con la Dè Longhi: l’arrivo di Sokolowski gli ha sottratto spazio e tiri, ma comunque è un giocatore da 5.9 punti e 2.9 rimbalzi, con il 76% da due (18% da tre e 60% ai liberi sono invece le altre cifre di tiro). In regia, l’alternativa a Russell è l’italiano Matteo Imbrò (192 cm, 1994): 6.2 punti e 3.1 assist le sue cifre, per lui che è un play di stazza che però non tira benissimo dal campo (36% da due, 25% nelle bombe).

Un’alternativa importante è poi Matteo Chillo, ala forte di 203 cm classe ’93, che è una delle “anime” di Treviso: 21.7 minuti in campo, con 6.4 punti e 4.1 rimbalzi, conditi da un ottimo 64.7% da due e 75% ai liberi. La rotazione di coach Menetti è infine completata dal mestierante Giovanni Vildera (2.3 punti e 1.8 rimbalzi), lungo di 205 centimetri del 1995.

Fonte: ufficio stampa Pallacanestro Trieste 

 

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