La Chieti Basket 1974 verso la sfida contro la corazzata Scaligera Verona

Quando si parla di serie candidate alla promozione in Serie A1, una delle prime squadre che viene in mente, se non la prima, non può che essere la Tezenis Verona. Talento, esperienza, un gioco sviluppato in ogni suo aspetto, sono solo alcune delle caratteristiche che rendono la Tezenis una delle principali protagoniste di questo campionato. Non ingannino la mancata qualificazione alle Final Eight di Supercoppa e il passo falso esterno di domenica contro Latina (61-60 per i pontini), Verona è una squadra di assoluto livello. Sapientemente guidata da coach Ramagli, confermato dopo aver condotto il team veronese ai playoff in seguito ad un avvio non di certo entusiasmante, gli scaligeri possono contare su ben tre stranieri. Dopo Anderson (visto in Italia con Imola tra il 2014 e il 2016, nella passata stagione al Buyukçekmece, con cui ha conluso la A1 turca a 13, 5 ppg) e Johnson (vero e proprio mattatore della scorsa serie A2 con Capo d’Orlando, con cui ha siglato 22.3 punti, 8.1 rimbalzi e 2.5 assist di media a gara), i gialloblù possono vantare anche l’ingaggio a gettone (con possibilità di prolungamento) di Nikolic (ex Treviglio, 13,5 ppg e 5 rimbalzi di media).

I playmaker del team veneto sono Caroti (confermato, 7,59 ppg) e Penna (ex Torino, 3,85 ppg). Il reparto degli esterni, oltre al già citato Anderson, è completato da Udom (visto nella passata stagione in serie B con la canotta della Bakery Piacenza, 9,4 ppg e 6,5 rimbalzi ad allacciata di scarpa) e dal giovane Adobah. Le ali piccole della compagine veneta sono il veterano Rosselli (confermato 7,71 ppg), il talentuoso Grant, in prestito dal Bayern Monaco (team con il quale ha già esordito in Eurolega) e il giovane Beghini. Lo slot di ala grande degli scaligeri è occupato da Nonkovic (ex Eurobasket, 2,1 ppg), oltre che dai già citati Nikolic e Johnson.

Il compito di dar battaglia sotto le plance è affidato invece ai confermati Pini (5,94 ppg) e Candussi (14,69 ppg). La qualità degli esterni, il poter giocare con un centro duttile come Candussi, bravo sia spalle a canestro che nel pick’n pop, la possibilità di poter scegliere partita per partita chi dei tre stranieri scenderà in campo (nella prima sono andati a referto Nikolic e Anderson) rendono la squadra veronese una vera e propria corazzata. La gara si preannuncia senza ombra di dubbio più che impegnativa, ma siamo certi che gli uomini di coach Maffezzoli daranno il massimo dal primo all’ultimo minuto: impossible is nothing!

Fonte: Federico Ionata - Staff Comunicazione Lux Chieti Basket 1974 

 

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