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Queste le parole di coach Sergio Scariolo nel post partita:
“Ovviamente sono contento come allenatore di come ha giocato la squadra sui due lati del campo. Approccio giusto in difesa, in attacco abbiamo mosso bene la palla: 20 assist senza considerare Milos per noi è un altissimo numero. Giocavamo contro una squadra che rispettiamo molto, che gioca bene e che lavora bene durante la settimana, ben allenati e compatti, che ci ha dato più di qualche grattacapo negli ultimi anni. Questa volta abbiamo fatto una partita completa, senza cedimenti, controllando discretamente i rimbalzi e con idee chiare in difesa e in attacco.
Quando entri in una competizione come questa con un po’ di pressione le tue prestazioni si abbassano cosi come il contrario, è matematico, guardate quante squadre di Eurolega sono state eliminate nelle rispettive competizioni. Per fortuna direi che ci siamo scrollati di dosso un po’ di tensione, poi il primo e il secondo di tempo oggi sono stati buoni: intanto siamo in finale dopo 13 anni in cui la Virtus non l’aveva mai raggiunta e ora è tempo di vincerla.
Abass? Ci stiamo dando vicendevolmente una mano: noi gliela stiamo dando a lui cercando di alzare il minutaggio senza esagerare. È un giocatore fisico, che gioca col cuore: ha una struttura che ci permette di pensare che possa giocare anche a livello europeo. In attacco è ovviamente un po’ arrugginito, ha anche una buona mano che si tornerà a vedere, non deve pensare a fare azioni difficili. Intanto dietro ci sta dando una mano e per noi è fondamentale avere in quella zona del campo avere un giocatore che può ricoprire due ruoli da 4 e da tre. Bella la sensazione di avere un giocatore utile che ci sta già dando attivamente una mano.
La Virtus migliore della stagione? Speriamo sia domani. È difficile fare ranking anche perché con tutto il rispetto e la stima che ho per gli avversari di oggi è diverso paragonarli con Barcellona o Real Madrid: quando Barcellona è venuta a visitarci ed era al 100% ci è passata sopra cosi come oggi abbiamo fatto noi. Ogni cosa deve essere proporzionata: probabilmente oggi Tortona ha pagato lo sforzo dell’altro giorno non essendo abituata a giocare ogni due giorni.
Shengelia la chiave? Sicuramente, finalmente direi, è in una buona condizione, dopo una serie di disgrazie una dietro l’altra. Per noi è fondamentale, non solo come realizzatore ma anche in difesa essendo un grande lettore di gioco e ci possiamo permettere di fare cose interessanti tatticamente con lui. È da poco che ha condizione per giocare con energia ed intensità da entrambi i lati del campo. Ci è mancato molto sia quando non c’era sia quando era al 50%. Dobbiamo riuscire a dosarlo nel modo giusto perché si sforza tantissimo: è decisivo quando è in condizione ottima.
La rotazione a 12 non mi entusiasma. Non sono necessariamente un amico delle rotazioni a 12 anzi perchè in tempi più complicati ci hanno anche confuso qualche volta. L’importante è averne 10, due per ruolo che possono stare in campo. Poi dipende da avere fiducia: ieri Camara è entrato in campo nel primo quarto e talvolta si tratta di prendere dei rischi. Se dai fiducia magari ai giocatori perchè se la meritano, ti possono cambiare tatticamente la partita, sono disposto anche a farlo ma con criterio e non in modo scellerato: non ti tuffi in una piscina senza controllare che ci sia l’acqua dentro. Non è un principio granitico: averne 10 che possono stare in campo con totale affidamento è fondamentale anche se ogni livello ha la sua risposta per cui bisogna essere capaci di leggere la situazione e tararsi anche su chi hai di fronte. Anche le scelte tattiche che fanno gli avversari devono essere lette perchè magari oggi gioca un giocatore che domani potrebbe essere messo in difficoltà dagli avversari e viceversa.”
Fonte: ufficio stampa Virtus Bologna
19/02/2023 - 21:40
19/02/2023 - 20:08