L’Olimpia è entrata nella semifinale con la stessa forza con la quale aveva cominciato il quarto di finale con Pesaro. Allora aveva vinto di 28, questa volta la differenza è stata di 23 punti. In Gara 1 per la terza volta in cinque partite ha superato i 90 punti, ripartendo – dietro la strepitosa prova di Johannes Voigtmann – responsabilità, tiri e punti tra tutti i giocatori impiegati. Sassari ha un attacco esplosivo e l’ha dimostrato quando nel periodo conclusivo è rientrata da meno 33 a meno 20 nell’unico momento di sbandamento difensivo prolungato dell’Olimpia. A questo si riferiva Coach Ettore Messina a fine partita indicando le aree in cui si potrebbe fare meglio rispetto a Gara 1. In ogni caso, lo scarto e l’energia con la quale Milano ha vinto Gara 1 conteranno poco domani sera al Mediolanum Forum quando comincerà Gara 2 e bisognerà ricostruire tutto un’altra volta per consolidare il vantaggio. L’Olimpia ha dimostrato ancora una volta di aver in questa post-season un passo più rapido in transizione.

“Era successo anche l’anno scorso nei playoff: quando la tensione è alta come sempre in queste gare non puoi permetterti di attaccare solo a difesa schierata, devi alzare un po’ i ritmi. Si cerca di farlo sempre ma in EuroLeague è più difficile riuscirci”, ha rilevato il Coach nella conferenza stampa successiva alla prima partita. In Gara 2 purtroppo non sarà disponibile Paul Biligha che nel quarto periodo di Gara 1 ha dovuto lasciare il campo con una forte botta alla spalla destra e un dente rotto. Da valutare il recupero per le gare successive. Shavon Shields, che ha accusato un dolore al ginocchio destro nel corso del terzo quarto, dovrebbe essere disponibile. 

Fonte: ufficio stampa Olimpia Milano