Cus Macerata, coach Sparapassi ''Un risultato che nessuno ci ha regalato ma che ci siamo guadagnati sul campo al 100%''

La grande vittoria dei ragazzi del CUS Macerata contro il Basket Fermo e la contemporanea sconfitta dello Sporting Porto Sant’Elpidio a Matelica ha sancito la matematica salvezza della squadra cussina nel xampionato di Divisione Regionale 1, senza dover passare dalla lotteria dei Play-Out.

Pur avendo il Basket Fermo già acquisito il diritto a disputare il primo turno dei play-off la scorsa settimana, la compagine fermana ha dato filo da torcere al CUS Macerata che ha dovuto dare il massimo per vincere la partita, conclusasi con il punteggio di 67-62, dopo la bella vittoria conseguita la scorsa settimana in casa del Basket Ascoli. Questa pur breve scia vincente della squadra maceratese le ha consentito di festeggiare una meritatissima salvezza. Coach Sparapassi è raggiante:

"Devo ringraziare i miei giocatori e tutto lo staff tecnico e societario per il risultato conseguito, l’obiettivo di questa stagione è stato raggiunto passando dalla porta principale, lasciando alle spalle squadre di maggior esperienza che avevano nelle loro fila anche giocatori di provata esperienza. Va sottolineato che la mia squadra è stata costruita in estate anche con elementi giovani e di talento che non si erano mai misurati in questa Divisione, ma che non hanno tradito assolutamente le nostre aspettative. E’ un risultato che nessuno ci ha regalato ma che ci siamo guadagnati sul campo al 100%.

Prima delle due vittorie conseguite nelle ultime due giornate di campionato, a causa di una striscia di risultati negativi, talvolta immeritati, eravamo in una situazione psicologica molto precaria, ma i ragazzi hanno saputo reagire nel modo migliore, con abnegazione e impegno, evidenziando il tradizionale spirito cussino sul non mollare mai.

E’ un gruppo in cui lo staff tecnico ha sempre creduto anche nei momenti più difficili, che ci vedevano a ridosso dell’ultima posizione in campionato, anche alla luce di risultati sorprendenti in alcune partite, che hanno visto soccombere squadre ben più attrezzate contro le nostre dirette concorrenti per la salvezza diretta. Sono assolutamente certo che, in futuro, sentiremo ancora parlare di molti dei miei ragazzi, senza dimenticare che siamo stata la squadra nel nostro girone che ha dato più spazio a giocatori “under”. Chi non ha creduto nel nostro progetto e nel nostro lavoro si è dovuto ricredere, alla luce del risultato conseguito. La cultura del lavoro paga sempre".

Fonte: Cus Ancona

 

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