LBA Awards 2025: i 5 candidati al titolo di Sixty Man of the year - Dole

I cinque candidati al Sixth Man of the Year - DOLE sono l'esempio di quanto siano importanti gli uomini in uscita dalla panchina e nessuno lo ha fatto meglio di loro nella regular season della Serie A Unipol 2024/25.

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Armoni Brooks – EA7 Emporio Armani Milano

Il primo anno con una nuova squadra non si scorda mai e per prendersi subito i favori del pubblico amico, si cerca costantemente di eseguire la giocata giusta che attesti la validità del nuovo acquisto; per il classe 1998, però, non ci sono stati solamente i canestri spettacolari e le triple dalla lunga distanza, perché è stato l'impatto sul campionato a parlare per lui. Nelle rotazioni di coach Messina, il nativo di Waco è stato scelto per essere l'arma segreta in uscita dalla panchina, un vero e proprio mitragliere che potesse aprire il fuoco per spaccare in due la partita, spegnendo anzitempo le speranze degli avversari. Le sue medie ci dicono che ha registrato 15.5 punti (65.6% da due, 48.6% da tre e 85% in lunetta), 4.4 rimbalzi, 15.6 di valutazione in 23.4 minuti e già con 8 partite con almeno 20 punti segnati.

Jason Burnell – Germani Brescia

La compagine lombarda quest'anno è voluta ripartire da tre certezze: due sono rappresentate dalla coppia Della Valle-Bilan, la terza da un giocatore che ha saputo fare la differenza uscendo dalla panchina; a 27 anni, il nativo di Deland si è ritagliato alla perfezione la sua dimensione di sesto uomo, regalando più di una semplice gioia a coach Poeta e all'intero PalaLeonessa A2A. Quando la partita sembrava incanalarsi sui binari favorevoli agli avversari, la risposta è stata quella di “sguinzagliare” un tuttofare capace di agire sui due lati del campo per far crollare tutte le certezza della squadra rivale. I numeri, poi, supportano quanto fatto dall'ala statunitense che ha siglato 11.9 punti, 4.7 rimbalzi, 2.1 assist, 1.1 recuperi e 14.3 di valutazione in 24.2 minuti di media.

Kenneth Faried – UNAHOTELS Reggio Emilia

Chiamato a stagione in corso non ci ha pensato due volte a sposare la causa reggiana; la fiducia di coach Priftis nei suoi confronti è stata ripagata con prestazioni decisive e un'intensità notevole in prossimità del ferro. L'esperienza ha sicuramente parlato per il nativo di Newark, il cui soprannome 'Manimal' arriva dai tempi della NBA dove intimidiva gli avversari con la sua esplosività sotto le plance. In questo campionato ha preso con giudizio il suo ruolo da sesto uomo, ha messo sotto la sua ala protettiva il giovane Faye e ha mostrato non solo al PalaBigi, ma a tutti i palazzetti d'Italia e d'Europa quanta energia può ancora sprigionare un 35enne della sua caratura. Le cifre messe a referto parlano di 7.6 punti, 7.0 rimbalzi, 1.0 stoppata e 11.9 di valutazione in 18.9 minuti di media a partita.

Jordan Ford – Dolomiti Energia Trentino

Il parquet per lui è come una scacchiera e i giocatori in campo rappresentano tutti i pezzi che la compongono; il nativo di Sacramento studia con minuzia i movimenti, minuto dopo minuto, così al suo ingresso può eludere ogni pressione difensiva e segnare quanti più punti possano uscire dalle sue mani. Tra le fortune della compagine trentina non manca certamente la combo guard classe 1998 e al suo debutto assoluto in Italia ha lasciato un biglietto da visita importante, tale da renderlo uno degli scorer più letali dell'intera Serie A Unipol. Dalla panchina, pochi possono fregiarsi di aver avuto il suo stesso impatto, questo è servito ai bianconeri per raggiungere gli LBA Playoff Unipol e conquistare la Frecciarossa Final Eight 2025; inoltre, lo supportano le sue medie con 16.7 punti (il quarto miglior dato della stagione) e 15.9 di valutazione in 23.3 minuti.

JD Notae – Trapani Shark

Solitamente si dice che non conta la destinazione, ma il viaggio che viene percorso per arrivarci; tuttavia, il classe 1998 può raccontarvi di quanto siano stati emozionanti entrambi, visto il tratto che ha portato lui e i siciliani dalla A2 agli LBA Playoff Unipol della massima serie. Grande merito è senza dubbio del playmaker statunitense, in grado di ribaltare un risultato sfavorevole come di mettere il sigillo sopra una vittoria già scritta, uscendo dalla panchina. Le sue prestazioni hanno infiammato tutto il PalaShark, non accusando minimamente il salto dalla serie cadetta alla Serie A Unipol, un'ulteriore attestato di stima per un giocatore che ha dato sempre il cento per cento sul parquet. In questo campionato ha registrato una media di 13.4 punti, 3.2 assist, 2.9 rimbalzi, 1.1 recuperi e 12.7 di valutazione in 21.2 minuti. 

Fonte: Lega Basket

 

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