C Regionale Playoff: gara 3, la Stamura Ancona domina Fermignano e va in finale

Globo Stamura Ancona - Pall.Fermignano 107-70 (27-11, 55-40, 75-57)
Globo Stamura: Battagli 11, Bini 8, Bellesi 10, Morresi 21, Curzi 10, Coicchio 10, Bartolucci 8, Novelli n.e., Norato 4, Labate 11, Caraceni 5, Giachi 11. All.Marsigliani
Pall.Fermignano: Cassese 12, Spadoni 6, Tagnani 9, Marchionni 7, Vichi 18, M.Santi, Pershqefa, S.Santi 2, Bacciardi, Fontanella 6, Alleruzzo, Paci 7. All.Paolucci
Arbitri: Cisternino e Ciaralli
Usciti per 5 falli: Caraceni e Paci
Vince la Globo Stamura, spazzando via tutti i dubbi e mettendo le mani sulla finale conquistata dopo aver dominato la decisiva gara-3 contro un mai rassegnato e meritevole Fermignano. Il monday night di playoff è biancoverde con la squadra di Maurizio Marsigliani che ha saputo regalare la massima espressione della sua vitalità nella partita finora più importante della stagione. Partenza a razzo e cose piuttosto in chiaro già nel primo quarto, poi è stato un crescendo pur convivendo con un attimo di paura per merito di un Fermignano che ci ha sempre creduto anche dopo aver visto i padroni di casa correre di più e la propria difesa non essere impeccabile. Ma questa Stamura ha sistemato subito le cose ed è ritornata in sella andando a dilagare nel finale mostrando tutta la sfrontatezza dei suoi giovani facendo rifiatare i senatori in panchina pronti per la finale. Già, la finale. La Stamura partita non a fari spenti perchè i fari neanche li aveva, la Stamura definita sgangherata piena di volti acerbi dei suoi baby, la Stamura costruita dal niente ma splendidamente malleata dal suo tecnico e resa una squadra si trova ora a giocarsi una finale playoff. Fermiamoci un attimo e riavvolgiamo il nastro. Il tutto sembra quasi incredibile. La differenza l'ha fatto e la farà ancora la voglia che questi ragazzi mettono ogni giorno, ognuno con i propri limiti ma anche con i propri sogni e desideri. La caparbietà di capitan Giachi in campo anche con una gamba sola, quella di Guido Morresi che se potesse allenarsi con costanza sbranerebbe qualunque avversario ed è molto vicino nel farlo anche con due ore di palestra alla settimana, l'esperienza di Antonio Labate che non ha perso il senso del canestro e quando decide sa come far girare la squadra. L'utilità di Gabriele Coicchio, silenzioso operaio dell'officina stamurina, fino ai contributi sempre preziosi di Damiano Bellesi e Thiago Caraceni. E poi ci sono loro, gli under che sono cresciuti con la squadra. Dal 19 agosto ogni giorno in palestra, dividendosi tra studio e Under 19. C'è sicuramente il marchio di Alessandro Bini, Alessandro Norato, Leonardo Bartolucci, Lorenzo Curzi, Matteo Battagli, Andrea Novelli ma anche di Filippo Badaloni e Matteo Rossini sul raggiungimento di questo risultato. Ma adesso perchè fermarsi ? C'è una finale e la possibilità di rendere perfetta questa stagione già di per se grandiosa. Contro i biancoverdi ci sarà il Tolentino, squadra costruita per essere ai vertici e che vorrà far valere la sua forza e maggior esperienza. Ma le pressioni sulla Globo sono meno di zero, con questo atteggiamento e con questa voglia nessun risultato è precluso.  La gara-3 contro Fermignano è stato un quasi monologo biancoverde. Parte forte la Stamura arrivando sul 17-4 dopo 6' e toccando il 27-11 del 10' con le triple di Coicchio e Caraceni. Fermignano si sveglia nel secondo quarto e entra in partita ma la Globo arriva a +19 (34-15). Ci prova Tagnani (34-22) ma Ancona trova energie anche dalla panchina con Bartolucci e Stamura sul +18 (45-27) prima del 55-40 dell'intervallo. Partono bene gli ospiti nella ripresa arrivando fino al -8 (56-48) trascinati dal solito Vichi, ma questa Stamura non ha paura e riparte arrivando rapidamente a una distanza di sicurezza (67-50) al 27' fino al 75-57 del 30'. Arriva l'ultimo quarto ed è già tutto deciso. Giachi registra il massimo vantaggio (86-63) poi esce raccogliendo gli applausi e lasciando il parquet a un quintetto tutto U19. Curzi è una sentenza dalla media distanza, Battagli e Bini martellano l'area, Norato in regia e Bartolucci fa vedere il suo talento. Finisce con la Stamura in trionfo ma onore delle armi all'ottimo Fermignano che non si è mai arreso e ha accettato con grande sportività l'esito del campo. Brava Stamura ma non abbassare la guardia.

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