Promozione Girone Passerina: l'ultima vergogna della Montegranaro del basket, tifosi vestiti da pagliacci 'fermano' la Sutor

MONTEGRANARO - Sono entrati all’improvviso, in gruppo. Nelle mani le bandiere e i fumogeni, sotto braccio gli striscioni, in faccia delle maschere da clown, in testa il solo obiettivo di denigrare chi li ha fatti sognare per trent’anni.  

Se si poteva scendere più in basso a Montegranaro parlando di pallacanestro lo si è fatto. Il teatro è la Bombonera, il vecchio palas, dove era in corso una gara di Promozione. La categoria più bassa del basket provinciale, ma categoria che ospita un nome importante: la Sutor Montegranaro. Una società che dalla serie A è piombata in basso, ma lo ha fatto senza smobilitare, nonostante i problemi, ovvero gli enormi debiti, che ha creato. La società ha mantenuto la matricola e il nome, ha tenuto in vita la fiammella che nel futuro potrebbe tornare fiamma, con il ritorno in categorie adeguate.

Ma questa fiammella non piace a tutti a Montegranaro, soprattutto non piace a quei clown che sono entrati dando dei pagliacci agli storici dirigenti, la cosiddetta Triade. Dietro quelle maschere c’era l’altra faccia della medaglia della storia: i Rangers, i tifosi storici. Quelli che, contro la scelta di iscrivere la Sutor in Promozione con alle spalle Basso Cannella e Trapè, anche se sulla carta il presidente è Carloni, sono arrivati a creare una squadra alternativa.

E per fortuna che la ‘saggezza’ del presidente della Fip Marche Davide Paolini, unita alle regole, ha evitato di mettere nello stesso girone le due squadre. Altrimenti, chissà di che parleremmo in caso di derby se per una sfida contro San Crispino, non certo l’Armani, si sono presentati in venti mascherati.

Goliardia, si dirà. Ma è difficile definire così quanto successo. Sono entrati dopo sei minuti di partita e hanno cominciato a lanciare carta igienica, costringendo i giovani arbitri a sospendere  la partita. Poi, hanno cominciato a tirare decine e decine di palline di giornali, con quella pagina dedicata alla Sutor per la prima di campionato. Sono cominciati i cori, dopo che si sono voltati con le spalle al campo: “La Sutor siamo noi” e poi cori contro la Triade e lo srotolamento degli striscioni: ‘Una curva di clown per una società di pagliacci’, ‘vergogna’.

Prima di andare via, il lancio di due fumogeni e la gara che viene sospesa di nuovo. In tribuna, della Triade, di quel gruppo che ha fatto vivere un sogno, diventato incubo, alla piccola Montegranaro con anni di serie A, play off e acquisti di giocatori stellari, solo Tiziano Basso. È rimasto impassibile, lo sguardo fermo e il dolore personale per quel lato della medaglia che non combacia più con il suo.

Era una gara di Promozione. In campo dei ragazzi, quasi tutti di Montegranaro. Non un bello spettacolo, non un giorno da ricordare per quella che era una delle cittadine modello che l’Italia del basket invidiava. Era. E mai come ieri il presente si è allontanato dal passato. Per la cronaca, la Sutor ha vinto lo stesso.

Articolo a firma di Raffaele Vitali tratto dal sito www.laprovinciadifermo.com                

                 

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