Campetto Ancona, coach Rajola ''Non esiste medicina, solo il lavoro per cancellare anche le nostre paure''

Non è certamente andata come si sperava, ma nella prima partita di Stefano Rajola sulla panchina della Luciana Mosconi Ancona non c’è tutto da buttare. Un ottimo primo quarto, figlio di un altrettanto eccellente atteggiamento difensivo, a cui purtroppo la squadra non ha saputo dare un seguito. Cesena è risalita subito dal -15 del 10′ prendendo progressivamente la partita in mano fino a farla sua con maestria, bravura e approfittando delle paure anconetane che sono ormai nella mentalità di Ferri e compagni. Ancora una volta alla prima difficoltà incontrata la Luciana Mosconi si smarrisce, prende paura, non gioca più di squadra e per gli avversari infierire il colpo del k.o. è quasi un gioco da ragazzi.

- Coach, com’è andata complessivamente la tua prima?
“Speravamo chiaramente in una vittoria che potesse dare un segnale a noi e all’ambiente. Il primo quarto ci aveva fatto ben sperare, abbiamo dimostrato un grande impatto sia emotivo che fisico sulla partita specialmente difensivamente. Un atteggiamento che ci ha permesso di giocare bene in contropiede trovando buone soluzioni dal punto di vista offensivo. I 4 punti che Cesena ha segnato testimoniano questo. Purtroppo la cosa si è invertita nel secondo quarto quando siamo stati noi a segnare un punto in 7 minuti. Li abbiamo fatti rientrare in partita, abbiamo comunque retto fino alla fine poi la bravura del nostro avversario li ha portati a vincere.”

- E’ capitato anche contro Cesena, e molte altre volte in questa stagione. Alle prime difficoltà la squadra sembra avere paura di non farcela. Può essere a questo punto anche una questione mentale?
“E’ normale che in una squadra con un bilancio così negativo il discorso mentale influisce. Nessuno è in grande fiducia. Il discorso psicologico a questo punto influisce anche sull’andamento di una partita. Comunque nonostante le difficoltà siamo rimasti in gara arrivando anche a -10 a 3′ dalla fine. I ragazzi hanno combattuto e questo nessuno può negarlo. Non è poi andata bene”

- Come uscire da questa situazione?

“Adesso dobbiamo cercare al massimo di far venire fuori le qualità della squadra e magari trovare con il gioco di squadra e degli accorgimenti il modo per nascondere i difetti congeniti che possiamo avere sia a livello di collettivo che individuale. Non esiste medicina, solo il lavoro per cancellare anche le nostre paure.”

- Quindi da domani testa bassa e pedalare?
“Adesso abbiamo due trasferte molto difficili (Jesi e Chieti n.d.r.) e dobbiamo lavorare molto bene per cercare di migliorarci come squadra sia offensivamente che difensivamente. Inoltre dovremmo cercare il modo di avere grande continuità nei 40′ e per trovare delle soluzioni nel momento in cui andiamo in difficoltà.”

La partita di sabato sera ha cambiato il programma dei lavori settimanale della Luciana Mosconi. Dopo la domenica di riposo, la squadra si ritroverà in palestra già nel pomeriggio di lunedi (ore 18.30) per la seduta di atletica di inizio settimana. Prossimo impegno per capitan Ferri e compagni, domenica 24 novembre alle ore 18.30 in casa dell’Aurora Jesi.

Fonte: ufficio stampa Campetto Basket Ancona

 

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