Speranza, carica e voglia di dimostrare ancora tanto nelle parole del coach rosetano Verrigni. Di seguito l'intervista:

1) Coach cosa pensi del momento drammatico che sta vivendo l'intera umanità e lo sport, il basket nello specifico?
"Purtroppo ci troviamo di fronte a un qualcosa di eccezionale e unico che ha cambiato e cambierà ancora per molto l'economia mondiale, il modo di vivere e le nostre abitudini, oltre ad aver fatto e continuare a fare migliaia di morti, un qualcosa di cui nessuno della generazione odierna era pronto ad affrontare, nel nostro settore ci è stato tolto praticamente tutto, il basket, lo sport in generale, la vita, per i più giovani è un sogno da coltivare, per altri uno splendido hobby, per altri ancora una fonte di guadagno per poter vivere.

2) Non senti un po' di frustrazione nel vedersi bloccati dopo aver allestito forse la migliore squadra degli ultimi anni?
" Non so se quella di quest'anno era, o è la squadra migliore, questo doveva dirlo il campo, lo dirà il campo si spera, ciò che comunque è certo che il roster attuale è di sicuro valore e in considerazione dei numerosi ripescaggi o acquisti di titoli sportivi, questa era sicuramente una stagione che ci doveva vedere protagonisti assoluti. Come politica la nostra Società, il nostro presidente ha l'idea di voler vincere sul campo, e questo vuole farlo con una programmazione che dura da anni con la politica dei piccoli passi, quest'anno eravamo seriamente pronti, avremmo potuto fare domanda di ripescaggio e di conseguenza avevamo più diritto di tanti altri, ma in virtù di ciò che ho detto volevamo e vogliamo provare con ogni mezzo a vincere questo campionato sul campo "

3) Pensi che si possa ripartire in sicurezza, e credi che sia stato giusto fermare di nuovo lo sport, e soprattutto come è quando dovremmo ripartire secondo te?
" Sul ripartire ne sono sicuro, lo dice la storia non lo dico io, sul quando ho la mia idea, partire a primavera, studiare formule più brevi e ristrette utilizzando anche turni infrasettimanali, esistono leghe nel mondo che disputano campionati in 3 mesi, non vedo perché non si possa attuare nella nostra penisola a tutti i livelli, il basket non può permettersi di restare ai box un'altra stagione. Sul fatto se sia stato giusto o no chiudere, posso dirti che la salute viene sempre prima di tutto e inoltre credo che lo sport in generale senza pubblico, senza le pressioni più o meno belle che ne derivano dagli spettatori sia qualcosa di anomalo e privo di fascino, noi lo giochiamo, tifosi lo vivono, non si può privare il basket della cosa più bella e affascinante che lo circonda, oltre al problema fondamentale che molti club ovviamente rischiano il collasso venendo meno sponsor e sostenimento economico dal pubblico in questione. Ovviamente il discorso introiti nei palasport a noi tocca poco o niente, ma più si sale di categoria e più il fattore è determinante.

4) Qualora si ripartisse credi sempre nel tuo roster, credi di poterlo mantenere e soprattutto gli obiettivi restano intatti?
"Ovvio e scontato che ci credo, così come credo che ripartiremo da questo gruppo importante sia tecnicamente che umanamente da quanto avevo constatato nel primo mese di lavoro, sugli obiettivi oggi più che mai abbiamo voglia di portare a termine la programmazione di cui ti parlavo e faremo di tutto per poter vincere il nostro campionato di competenza "

Fonte: ufficio stampa Olimpia Mosciano