Trieste, coach Dalmasson ''Ogni partita è una finale per l'importanza della posta in palio. Treviso squadra solida''

Trasferta delicatissima quella che si appresta ad affrontare l'Allianz Pallacanestro Trieste, nel secondo derby del Triveneto in una settimana. Di fronte ai biancorossi la Dè Longhi Treviso di coach Menetti, in scia positiva, con tre vittorie all'attivo e che con i suoi 22 punti affianca Trieste nella sesta posizione in classifica. La squadra di coach Dalmasson, uscita malconcia dalla partita con Venezia, ha dovuto fare i conti con l'infermeria in settimana, dovendo fare a meno per quasi tutto l'avvicinamento alla partita, di Delìa e Gražulis. Queste le parole del tecnico alla vigilia della sfida:

"Andiamo a Treviso convinti che da qui alla fine del campionato l'approccio alle gare debba essere il medesimo: ogni partita è una finale per l'importanza della posta in palio. Quello che cambia è solo il nome dell'avversaria quindi l'approccio e l'importanza dei punti in palio è alta sia che giochiamo con squadre più avanti o più indietro di noi in classifica. La corsa è solo con noi stessi. Devi essere bravo a farti trovare pronto con prestazioni a livello dell'obiettivo che hai. Treviso viene da tre vittorie consecutive e in casa ha sempre dimostrato di poter dare il meglio. Li conosciamo bene, ci abbiamo giocato 3 volte tra coppa e campionato, quindi entrambi arriviamo a carte scoperte. Come è giusto che sia (ed è il bello di questo sport) conterà chi saprà mettere in campo le qualità migliori sia dal punto di vista tecnico che agonistico.

Quella che ci porta alla partita è stata una settimana particolare. Non ci siamo mai allenati al completo, in un momento delicato come questo è già un problema. Abbiamo affrontato delle difficoltà che porteremo fino alla vigilia della gara. Anche se ci presentassimo al completo (lo sapremo per certo solo domenica mattina) ci saranno giocatori che in settimana non si sono allenati. Anche in questo momento dobbiamo fare il conto con queste situazioni: Marcos Delia ha ripreso ad allenarsi venerdì in squadra dopo una botta rimediata alla caviglia nella sfida contro Venezia, mentre Andrejs Gražulis si è dovuto fermare per dei problemi al ginocchio da poco operato e nella prossima settimana si farà visitare nuovamente a Reggio Emilia.

Per quanto riguarda i nostri avversari, al di là del talento di Logan, c'è tutta una squadra che lavora per metterlo nelle migliori condizioni di esprimersi. Proprio questo spirito di squadra contraddistingue Treviso. E' un gruppo di giocatori solidi tecnicamente e mentalmente. Una squadra che nel suo stare assieme ha la vera pericolosità. Andiamo a casa loro in un momento di grande euforia per l'ambiente, servirà la miglior Trieste per portare a casa il risultato".

Piccolo excursus infine sul tema della "fiducia" dello staff tecnico, ricorrente negli ultimi interventi dei giocatori in sala stampa:

"Venendo alle note positive sono contento che sia Laquintana un paio di settimane fa, sia Henry, che in ultima battuta Upson dopo la gara con Venezia, abbiano voluto parlare della grande fiducia che sentono da parte dello staff. Ancor più venendo da tre giocatori che sono con noi da questa stagione. Cerchiamo di mettere i giocatori nelle migliori condizioni per esprimere il massimo del loro potenziale tecnico, fisico e psicologico. Cerchiamo di dare tutto il supporto necessario per portarli a fare prestazioni importanti. Il fatto che i giocatori riconoscano questo impegno è gratificante. Quando parlano di staff è evidente che si riferiscano a tutti, dallo staff medico e fisioterapico ai preparatori atletici".

Fonte: ufficio stampa Pallacanestro Trieste 

 

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