Difficile capirci qualcosa, nei playoff del girone D della DNC. La Pisarum Pesaro sembrava cotta, alla fine del campionato. E invece ha ritrovato smalto e ha schiantato Fucecchio. Ah, a proposito di Fucecchio, alzi la mano chi avrebbe scommesso su una sua vittoria nella serie con la Robur Osimo? E invece è successo. Così come è successo che Civitanova, dopo aver battuto la Vigor Matelica da sfavorita, abbia continuato a macinare successo, espugnando nientemeno che il campo di una Monsummano che molti davano per imbattibile, dopo essersi assicurata i servizi del mortifero Circosta. Purtroppo, da questo ottovolante senza certezze è scesa, come sappiamo, l’Halley Matelica. Presidente Paglioni, abbiamo pagato quell’inesperienza che vi aveva risparmiato durante la regular season?

No, direi di no. Abbiamo pagato forse la troppa pressione. Si vedeva, si respirava una forte tensione, da parte di tutti, specie prima della gara di andata. Cosa che in campo si è vista.

Nella gara di ritorno poi, a Civitanova,  abbiamo pagato care una serie di circostanze  negative che abbiamo subito. Ha pesato poi tantissimo il primo quarto, in cui siamo partiti con la testa da un’altra parte. Da lì la gara si è fatta durissima.

Stagione da salvare, comunque…

All’inizio dell’anno eravamo partiti in un modo: ci eravamo dati l’obiettivo minimo della salvezza e, possibilmente, i playoff. Abbiamo dunque centrato in pieno le nostre aspettative. Anche se l’arrivo di Amoroso, a metà campionato, voluto anche dallo sponsor, ci aveva spinto a sperare in qualcosa in più. Non ci siamo riusciti, pazienza, ricominceremo a lavorare, ad analizzare quanto fatto di buono e di meno buono quest’anno, al fine di imparare dagli errori fatti.

E cosa abbiamo imparato?

Il nuovo campionato ci ha colto tutti impreparati. Eravamo abituati a gestire una realtà con meno regole, meno dettagli da curare. Le piccole cose, cui magari eravamo abituati a non dare peso, si sono invece rivelate importanti. Abbiamo imparato che dobbiamo sempre…imparare, crescere man mano che cresce il livello della competizione. Abbiamo visto che la pallacanestro non si ferma con la C regionale. Abbiamo capito che siamo in una categoria in cui dobbiamo competere non solo come squadra, ma anche come allenatore, come dirigenti.

L’impostazione della squadra è sembrata ancora da C regionale.

Come talento dei singoli, eravamo ancora molto forti, ma non siamo riusciti a creare un perfetto legame tra giovani ed esperti e siamo stati anche un po’ troppo individualisti. Abbiamo poi sofferto il fatto di avere una squadra non più giovanissima.

Cambierà molto questa estate?

Noi ora siamo concentrati sui campionati giovanili. Sicuramente lavoreremo in base a ciò che abbiamo visto e dagli errori che sappiamo avere commesso. Ma non dimentichiamo anche due fattori cruciali.  

La prima?

I tifosi sono stati e sono fondamentali, ci danno lo stimolo per lavorare sempre al meglio. La società è un punto di arrivo per i giovani ma è anche un’immagine per la città e per chi ama la pallacanestro. Dover giocare a Cerreto d’Esi poi, è stato un handicap grosso!

Una dichiarazione che, in tempo di elezioni…

…E’ un pensierino rivolto a chi vince le elezioni, affinché prestino attenzione ad una realtà storica che la merita.

Seconda cosa, ma non meno importante: tutto quello che abbiamo fatto è stato possibile grazie agli sponsor, in particolar modo la Halley, il nostro sponsor storico, e la Fidea, che ci hanno dato un grosso contributo per poter fare questo campionato. Un ringraziamento particolare lo dobbiamo a Giovanni Ciccolini, che ci ha seguito tutto l’anno, anche in trasferta, incoraggiando sempre la squadra. E che a Civitanova, negli spogliatoi, al termine della partita e della stagione, ha promesso che quest’anno faremo un anno migliore.

Antonio Gentilucci - Ufficio stampa Vigor Basket Matelica