Coach Francesco Paesani ha voluto commentare la decisione del Giudice Sportivo di squalificarlo (LEGGI QUI) per una giornata per "aver usato espressione blasfema". Queste le sue parole:

"In merito alla squalifica di una giornata comminatami dal giudice sportivo per "aver usato una espressione blasfema" prendo atto e, dal lato sportivo, mi adeguo ed accetto il verdetto ma - supportato tanto dalla mia coscienza (che non conta) quanto anche dalla testimonianza di tutti i miei giocatori e staff in panchina - dal lato umano e sostanziale respingo decisamente, al mittente l'accusa per non avere il commesso il fatto. Solo e tanto per fare (o semplicemente farmi, in questo "caso") un minimo di giustizia non certo quella "processuale" (che si accetta, doverosamente) ma soltanto "umana" (non accettando che il tutto nasca - e non sia riconosciuto - da un solare, evidente e da più persone in campo confermato abbaglio uditivo dell'arbitro). La mia (conosciuta e riconosciuta) ormai più che quarantennale "veemenza passionale" sui parquet è cosa nota MA sulla dignità non si possono prendere (e rendere pubblici) abbagli di questo genere. Caso, cmq, chiuso".