Dinamo, Stefano Sardara ''Dispiaciuto per l'esonero di Bucchi, ma dovevamo fare qualcosa di diverso''

Conferenza stampa del presidente Stefano Sardara che ringrazia personalmente Piero Bucchi e annuncia il nuovo coach Nenad Markovic.

“Oggi è una giornata particolare perché faccio qualcosa che mi dispiace, rimuovere coach Bucchi dal suo incarico è qualcosa che mi spiace e mai avrei voluto. Ma era importante farlo perché in questo momento i troppi up e down ci costringono a fare qualcosa di diverso. Ci tengo a ringraziare personalmente Piero, la sua famiglia e Mariolina, per quello che ci hanno dato in questi anni. Ci portiamo a casa il risultato di questi anni in cui abbiamo sofferto, gioito, combattuto insieme raggiungendo due semifinali scudetto.”

Avete preso un allenatore per la sua disciplina?

“Abbiamo visto partite confusionarie e in contro tendenza, se batti Milano, Trento, Pistoia in quella maniera e poi prendi 9 punti in 20” a Treviso c’è qualcosa che non funziona. Sostituire Benji su cui avevamo costruito la squadra non è facile perché è un pilastro, la società non si è mai tirata indietro, non è un problema economico, è un problema di scelta, non saprei su chi puntare il dito in questo momento, ci sono troppe cose da sistemare con il lavoro”

Cosa si aspetta da Markovic e cosa ha detto ai giocatori?

“Il nuovo allenatore ha fatto bene in Grecia, Turchia e Spagna, speriamo lo faccia ora anche in Italia, sa bene cosa lo aspetta, ha tanto entusiasmo. Ieri Ho parlato con la squadra in maniera trasparente, la legge dello sport che impone che paga uno per tutti, non ci sono più alibi hanno compreso che anche loro sono arrivati all’ultima chiamata”

Rottura con il gruppo?

“Le rotture sono mie (sorride), nessuna rottura con il gruppo, è una stagione nata malissimo in precampionato con gli infortuni e non siamo mai stati al completo fino a novembre, ci sono state delle discussioni e dei chiarimenti come normale che sia durante una stagione. Benji incarna perfettamente qual è lo spirito con cui si deve scendere in campo e come deve ragionare un giocatore della Dinamo. Noi possiamo flagellarci e dare le colpe a me, all’allenatore, al general manager, ma alla fine è quello che ha detto lui. E’ la sintesi di tutto, sono loro che ci rappresentano e che vanno in campo”

Cosa ha chiesto al coach, salvezza, playoff?

“E’ tutto aperto, è tutto nelle nostre mani, la classifica è cortissima, dobbiamo mettere in sicurezza la stagione ma siamo sicuramente ambiziosi, c’è distanza uguale tra playoff e ultime due e c’è quasi un girone di ritorno intero per fare bene, partita per partita, non possiamo fare catenaccio e chiuderci in casa, ce la giocheremo, vediamo dove arriveremo”

Fonte: ufficio comunicazione Dinamo Banco di Sardegna 

 

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