C Regionale: l'Aesis Jesi conquista la salvezza diretta al termine di una stagione difficile

È stata una stagione veramente difficile per l’Aesis ’98 ma per fortuna non ha riservato ulteriori brutte sorprese: l’obiettivo, cambiato in corsa, era la salvezza diretta senza passare dalla lotteria dei playout e questa è arrivata ancor prima di scendere in campo per l’ultima partita della stagione. La vittoria di venerdì di Senigallia contro Cagli aveva infatti dato all’Aesis la certezza matematica della permanenza nella Serie C regionale.

Facendo un passo indietro, proprio Cagli aveva inguaiato i ragazzi di coach Rossini che avevano perso in trasferta ma avevano salvato la differenza canestri. Una partita che per i biancoblù poteva e sembrava prendere una piega diversa come spiega coach Rossini: “Con Cagli sapevamo che sarebbe stata dura, soprattutto visto il nostro momento non tanto felice, per usare un eufemismo, a livello emotivo e motivazionale, e così è stato. Anche se a fine terzo quarto avevamo un vantaggio di 6 punti, non siamo riusciti a gestirlo, complici alcune scelte affrettate in attacco e poca consistenza in difesa”.

Ma non c’è stato tempo per gli jesini di guardarsi indietro perché sabato c’era la partita contro San Severino, “una finale, nel vero senso della parola, in cui bisognava vincere ad ogni costo per dare un senso ad una stagione nata male e finita peggio, per onorare la maglia e la società, ma soprattutto per avere una dignità, prima come uomini e poi come giocatori e staff e dimostrare che siamo una squadra e che il nostro valore non rispecchia la posizione di classifica” – aveva affermato Lupo Rossini prima dell’incontro.

Di fatto però l’Aesis aveva già in tasca la salvezza per la precedente sconfitta di Cagli a Senigallia. Tuttavia Giacani&co. volevano finire al meglio la stagione e legittimare il risultato raggiunto, ma non è stata affatto una passeggiata: i biancoblù l’hanno infatti spuntata 68 – 67 con un finale assolutamente rocambolesco e degno dei migliori film di Hitchcock.

Ad inizio partita, l’avvio sprint di San Severino sorprende gli jesini che si trovano subito sotto di dieci lunghezze sul 6 – 16. Coach Rossini richiama i suoi all’attenzione e a giocare come sanno e arriva una timida reazione che riporta in scia i biancoblù sull’onda del buon approccio di Federico Pistola. Si tratta però di un fuoco di paglia, condizionato molto dalle polveri bagnate di Leonardo Pirani e dai problemi di falli. Nella seconda frazione ci prova Lucarelli a scuotere i suoi con 5 punti in fila e due stoppate ma all’intervallo l’Aesis è ancora sotto nel punteggio.

Nella pausa lunga Rossini striglia i suoi ma senza ottenere risultati immediati: Vissani e Reggio permettono a San Severino di riallungare e per lunghi tratti il punteggio vede gli ospiti sulla doppia cifra di vantaggio.

Quando ormai la partita sembrava aver preso una sua direzione, ecco che l’Aesis si scuote e con i recuperi di Schiavoni e Ruggeri, figli di una ritrovata attenzione difensiva, lentamente risale la china fino a tornare a contatto con San Severino ed entrando nell’ultimo minuto a un solo possesso di svantaggio. L’Aesis spreca più volte la possibilità di trovare il pareggio e per gli avversari la strada sembra ormai spianata, ma nel basket la parola fine si scrive solo quando suona l’ultima sirena.

Quando mancano 2.5 secondi Sabbatini si prende il fallo sul tiro da tre con l’Aesis sotto 66 – 63. Sabbatini però sbaglia il secondo tentativo e prova a sbagliare anche il terzo per cercare il rimbalzo, ma la palla alla fine entra nel canestro; convinto che il compagno sbagliasse, Giacani si fionda a rimbalzo commettendo però fallo su Vissani: 66 – 65 per gli ospiti e due tiri liberi per il miglior giocatore avversario. Vissani fa 1/2 sbagliando il primo e segnando, ingenuamente il secondo che lasciava così all’Aesis la possibilità del tiro della disperazione. Rossini non ha più timeout e dunque non può disegnare qualcosa e far avanzare la rimessa. Quando ormai tutto sembra finito, arriva la magia: Lucarelli rimette per Leo Pirani che dalla linea dei tre punti nella propria metà campo difensiva scaglia una parabola perfetta che entra inesorabilmente nel canestro. 68 – 67 Aesis e al PalaTriccoli è delirio per un finale pazzo ed incredibile.

Questa sconfitta costa a San Severino una posizione migliore nei playout e li condanna all’ultima casella della classifica con una strada tutta in salita. In casa jesina invece scoppia l’euforia per una vittoria che era stata tanto cercata con la volontà di congedarsi nel migliore dei modi da questa stagione.

Questo il tabellino dell’incontro.

Aesis '98 - San Severino 68 – 67

Aesis: Pirani L. 7, Ruggeri 8, Sabbatini 12, Boccacci 2, Lucarelli 4, Mariani ne, Pirani F. 4, Schiavoni 9, Pistola 13, Giacani 9. All. Rossini

San Severino: Vignati 2, Ercoli 8, Trillini 7, Buresta 9, Vissani 21, Reggio 10, Antinori 2, Foglia, Eclizietta ne, Uncini 6, Lupo 2. All. Formentini 

“Su questa  partita c’è poco da dire… ti fa capire che il basket è uno sport meraviglioso e crudele allo stesso tempo, ma che ti fa vivere emozioni incredibili. Siamo stati sotto tutta la partita, a tratti anche di dieci punti, ma alla fine abbiamo vinto ad un secondo dalla fine con un tiro di Leo dalla nostra area. Sicuramente loro non meritavano di perdere, ma allo stesso tempo va premiata anche la nostra voglia di non mollare mai e di ribaltare il meno dieci a quattro minuti dalla fine” – commenta coach Rossini – “Volevamo vincere, anche se per noi non contava niente, per chiudere bene una stagione nata male e finita peggio. Ci siamo riusciti e questo è merito dei ragazzi che alla fine non hanno mollato e devo ringraziare tutti loro”.

L’Aesis tira un sospiro di sollievo e chiude una stagione che, nell’ultima partita, ha visto lo specchio di tutta la stagione: un’annata rocambolesca, passata sempre a rincorrere ma che si conclude con il raggiungimento dell’obiettivo. Nel non essere riusciti a replicare la grandissima cavalcata del 2013, c’è una piccolissima soddisfazione per aver ottenuto la permanenza nella serie C senza dover affrontare la lotteria degli spareggi che possono sempre riservare brutte sorprese.

Ora in casa biancoblù ci si riposerà un po’ e si aspetterà l’evoluzione della situazione per poi mettersi a tavolino e programmare il futuro.

A questo punto non resta che dire…arrivederci alla prossima stagione, con la speranza che possa essere un’annata piena di successi che esaltino, come già accaduto, tutto l’ambiente.

Carlo Maria Audino

Responsabile delle Comunicazioni e Addetto Stampa Aesis ’98 Jesi

© Riproduzione riservata
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